Archive del 2009

articolo tratto da

Una ricorrenza da non dimenticare per quanti sono attivi nel campo dell’assistenza e della solidarietà: l’associazione onlus Gioia di vivere, fondata e presieduta da Maria Antonietta Tagliareni Miccolupi con lo scopo di fornire assistenza morale e materiale ai bambini leucemici ed alle loro famiglie, compie dieci anni di attività. Il 27 dicembre 1999, infatti, l’associazione mosse i primi passi, quando Antonietta Miccolupi adottò due bambini, ad uno dei quali fu successivamente diagnosticata una rara forma di leucemia: «Da questa vicenda personale – ricorda Giovanni De Angelis, componente del sodalizio -, la nostra presidente ha tratto l’ispirazione per avviare una decisa azione a sostegno dei bambini leucemici ed oncoematologici». Un impegno costante, che si è concretizzato in numerose meritorie iniziative, su tutte l’acquisto di una camera sterile, di un complesso tv a circuito chiuso necessario per collegare le corsie alle stanze mediche e di apparecchiature medico-diagnostiche per l’ospedale Pausilipon di Napoli. Senza dimenticare l’incisiva azione di sensibilizzazione alle problematiche connesse alla diagnosi della leucemia di cui l’associazione Gioia di vivere si è resa promotrice nel corso degli ultimi anni. Il decennale dell’associazione sarà celebrato a gennaio. «Sarà l’occasione – conclude De Angelis – per dare nuovo impulso alle iniziative a sostegno delle famiglie più bisognose che hanno i bambini colpiti dal cosiddetto tumore del sangue».ci. ma. vi. ©

Attraverso Positano News vogliamo  fare  gli auguri  alla Associazione Gioia di Vivere ed alla sua Presidente  per il decennale anniversario e per la continuazione della proficua  attività benefica rivolta ai bambini sofferenti.

Gioia di Vivere, attiva e prestigiosa  Associazione ONLUS  fu fondata  appunto a Sorrento il 27 Dicembre 1999 dalla poliedrica  Presidente, da sempre,  Prof.ssa  Maria Antonietta  Miccolupi ; vero  instancabile motore dell’Associazione stessa.

Coadiuvata ed assistita da  non meno validi, valorosi  e volitivi Soci e  Volontari  . Di cui  la maggior parte di essi preferisce operare per  naturale  vocazione  nell’ anonimato e nella discrezione, affermando  e seguendo l’ esempio della stessa  Signora Miccolupi quando dice che : il bene si fa così   . Tutto questo  ha  fatto si che Gioia di Vivere, nata con lo scopo di portare aiuto morale e materiale ai bambini leucemici e oncoematologici ed inoltre  di sensibilizzare le persone ai problemi che nascono all’interno delle famiglie, nelle quali sono presenti bambini affetti da queste gravi  patologie, raggiungesse a pieno gli scopi, le prerogative previste. Superando sia in campo Regionale che Nazionale  traguardi insperati dal momento  sua nascita nel  lontano 1999.

Chi conosce  la Sig. Miccolupi , sa che la storia del suo temprato e stimato Personaggio  è nato comunque molto prima dell’ Associazione. Già negli anni ’60 e ’70 quando era stimata insegnate di educazione artistica presso la Scuola Media  A.Gemelli di Sant’ Agnello.  Molti dei suoi sostenitori sono appunto suoi ex alunni . Persone oramai di una certa età , molti dei quali stimati operatori e professionisti  locali. A questi si sono aggregati man mano nel tempo, altre   persone  importanti , stimati professionisti  anche in campo e livello  Nazionale . Note persone dello spettacolo e della politica;  che soltanto  per la semplice  ammirazione , stima ed amicizia verso la Signora Miccolupi e la sua Opera instancabile, hanno collaborato nella organizzazione  e nella piena  riuscita di tanti eventi e manifestazioni  a scopo benefico ed umanitario di cui sarebbe troppo lungo l’ elenco. Ma quello che interessa alla Signora Miccolupi  ed ai membri dell’ associazione è soltanto l’ assistenza  ed il bene dei suoi piccoli assistiti. Per questo la Signora Miccolupi è sempre in prima linea  sia di giorno che di notte anche presso  gli ospedali. Nel suo sguardo spesso leggiamo la soddisfazione per un intervento chirurgico riuscito, per un bambino che ce l’ ha fatta o che è guarito. Talvolta è presa dallo sconforto quando purtroppo qualche bambino non ce l’ ha fatta o quando le cura diventa  un lungo, talvolta impossibile calvario.